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filariosi cardiopolmonare

Filariosi Cardiopolmonare: definizione e prevenzione

Oggi parliamo di Filariosi Cardiopolmonare.

Che cos’è?

La filariosi cardiopolmonare è una malattia parassitaria causata da un nematode a localizzazione cardiopolmonare (Dirofilaria Immittis) o a localizzazione cutanea (Dirofilaria Repens). La larva infestante (L3) viene trasmessa da un vettore ematofago come la zanzara ed in particolare, secondo recenti studi, dalla zanzara tigre. La zanzara si infesta ingerendo attraverso un pasto di sangue la larva L1 o microfilaria la quale, all’interno del corpo della zanzara, muta a L2 e poi L3  che è la forma infestante. In seguito ad un successivo pasto di sangue, la zanzara inocula la L3 in un cane sano e questa nel sottocute subisce due mute, L4 e L5, entra nel circolo ematico, migra nelle arterie polmonari e nel cuore destro dove diventa un parassita adulto. Ci vogliono 5-6 mesi affinchè la femmina gravida produca le microfilarie che vengono immesse nel torrente circolatorio.

Quali sono i sintomi?

Può presentarsi anche in forma asintomatica. I cani sintomatici presentano tosse, dispnea, tachipnea sotto sforzo, affaticamento, dimagrimento, emotissi, insufficienza cardiaca destra con versamento pleurico e ascite.

Come si effettua la diagnosi

La diagnosi si basa sulla ricerca delle microfilarie nel sangue l’anno successivo al possibile contagio. Esistono test rapidi che consentono di fare diagnosi in 10 minuti. Esami di approfondimento sono analisi del sangue, rx torace e ecocardiografia.

Terapia

La terapia è adulticida, ha lo scopo quindi di causare la morte dei parassiti adulti localizzati nel cuore destro e nel circolo polmonare. La terapia richiede un lungo periodo di riposo per il cane volto ad evitare il tromboembolismo polmonare, cioè i parassiti adulti si staccano dalle pareti cardiache e possono andare ad ostruire i grossi vasi (sindrome della vena cava).

La filariosi è una malattia degenerativa e cronica che può condurre, nei casi più gravi e se non diagnosticata tempestivamente, alla morte del cane. La malattia può essere tenuta sotto controllo grazie ad una continua profilassi.

Profilassi

Nelle zone endemiche (dove vi è maggiore rischio di contrarre la patologia) è possibile somministrare su prescrizione veterinaria, nel periodo che va da aprile a novembre, una compressa al mese, possibilmente lo stesso giorno, per tutta la durata della stagione di rischio. In più è consigliabile di applicare antiparassitari topici come il Seresto di Bayer.

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