I richiami annuali delle vaccinazioni dei cani, come fare per non sbagliare.
Per quanto riguarda i protocolli vaccinali, oggi, la comunità scientifica segue le linee guida e le indicazioni dettate dalla World Small Animal Veterinary Association (WSAVA).
Ogni veterinario, poi, le adegua e le interpreta a seconda della situazione epidemiologica del territorio o in base alla prevalenza di alcune malattie infettive.
Non esiste un protocollo vaccinale corretto e un protocollo errato: ogni professionista, seguendo le linee guida, sceglie cosa è giusto fare in base allo stile di vita dell’animale, in base al territorio in cui vive, in base alla situazione epidemiologica.
Vaccinazioni per cani: come si dividono
Possiamo dividere i vaccini in due classi principali:
Vaccini CORE, che sono vaccini fortemente consigliati e che tutti i cani dovrebbe ricevere indipendentemente dalle circostanze o dalla localizzazione geografica. Nel cane si tratta di vaccinazioni nei confronti di Parvovirosi, Cimurro ed Epatite infettiva.
Vaccini NON CORE, che sono facoltativi e che sono richiesti solo per gli animali che, per localizzazione geografica, ambiente locale o stile di vita, sono a rischio di contrarre determinate infezioni.
A questo gruppo appartengono vaccini nei confronti della Leptospirosi, della Borrelliosi o della Bordetella Bronchisepta (uno degli agenti eziologici della “tosse dei canili”).
Ai vaccini core appartengono, quindi, vaccini il cui scopo è quello di garantire immunità, in particolar modo nei cuccioli, nei confronti di patologie gravissime anche letali.
Vaccini per cani: immunizzare i cuccioli
Alcuni studi hanno dimostrato che una corretta immunizzazione nei cuccioli a cui segue un richiamo ad un anno di età può garantire una protezione molto lunga.
Le nuove linee guida infatti, suggeriscono che i vaccini core si possono somministrare ogni 3 anni mentre per i vaccini non core scelti la somministrazione va ripetuta ogni anno poiché la loro durata è minore.
Un espediente per decidere se vaccinare o meno il cane è eseguire la titolazione anticorpale.
È un test che ci permette, attraverso un prelievo di sangue, di conoscere lo stato immunitario del soggetto e vaccinarlo, quindi, solo quando la presenza di anticorpi circolanti è scarsa o nulla.
Per garantire una corretta immunizzazione del cucciolo le linee guida suggeriscono di somministrare dosi vaccinali a partire da 6-8 settimane di vita. Di effettuare un richiamo ogni 3-4 settimane e di somministrare l’ultima dose di vaccino a 16 settimane di età a cui segue un richiamo ad un anno di età.
I vaccini del cucciolo e l’alimentazione dalla madre
È doveroso ricordare che, ciascun cucciolo assume attraverso il colostro anticorpi protettivi dalla madre.
Se da un lato questo è un bene (poiché gli anticorpi proteggono il cucciolo nelle prime settimane di vita) d’altra parte, però, possono interferire con i vaccini.
Questi anticorpi tendono a diminuire col passare delle settimane fino ad arrivare ad un periodo, definito periodo finestra, a circa 8-10 settimane in cui gli anticorpi materni non sono sufficienti a proteggere nei confronti di una eventuale infezione ma sono in grado ancora di bloccare i vaccini.
Ovviamente non è semplice individuare quale sia il periodo finestra per ogni cucciolo, per questa ragione è consigliato somministrare l’ultima dose vaccinale a 16 settimane di età.
In questo modo si potrà esser sicuri che il vaccino abbia stimolato l’immunità del cucciolo e garantisca, quindi, una protezione adeguata che può durare anche diversi anni.
Se hai domande in merito alla salute del tuo amico a 4 zampe, non esitare a chiedere QUI tutte le informazioni! VetOnLine è un servizio gratuito che noi di Stile da Cani mettiamo a disposizione dei nostri lettori!!
Se voi entrare a far parte della nostra community e condividere con noi la tua vita con un cane, seguile nostre pagine social!!
Dott.ssa Federica Pesce, DVM, Spec. Malattie Infettive, profilassi e polizia veterinaria, Dipl. SIUMB Ecografia dei piccoli animali