Displasia dell’anca del cane: cos’è e cosa la provoca.
La displasia dell’anca è una patologia ad eziologia multifattoriale su base ereditaria.
È una delle malattie scheletriche più frequenti del cane in accrescimento ed è in grado di compromettere la qualità di vita del cane.
Cos’è la displasia dell’anca del cane
Consiste in una malformazione congenita dell’articolazione coxo-femorale (articolazione dell’anca) che provoca dolore e rende difficile la normale vita quotidiana del cane che ne è colpito.
Come già accennato, la patologia è su base ereditaria, si manifesta durante la crescita e la sua espressione è influenzata da alcuni fattori: alimentazione, attività fisica e velocità di crescita.
Dal punto di vista anatomico consiste in una incongruenza tra le due componenti dell’articolazione dell’anca che porta ad instabilità dell’articolazione stessa, ad usura delle cartilagini che può determinare la comparsa di artrosi e conseguente zoppia, dolore e eventualmente lussazione.
Chi colpisce la displasia dell’anca del cane
Questo tipo di patologia colpisce maggiormente i cani di taglia media, grande e gigante.
Nei casi più gravi i sintomi possono comparire già in età giovanissima, a circa 6-8 mesi, nelle forme meno gravi , invece, i sintomi compaiono in tarda età.
I cuccioli affetti da displasia vengono spesso ritenuti pigri o svogliati dai loro proprietari più che sofferenti, proprio perché si stancano facilmente.
Le cause di displasia dell’anca
Le cause che provocano questa malattia sono diverse:
- Componente genetica: è senz’altro il fattore più importante. La modalità di trasmissione è regolata da diversi geni. La probabilità che da genitori affetti da tale patologia nascano cuccioli a loro volta affetti è molto alta. Bisogna tenere presente, però, che anche da genitori esenti possono nascere cuccioli affetti da tale patologia. Questo perché c’è la possibilità che quel genitore sia “portatore sano” della malattia. La displasia, infatti, non si esprime in tutti i soggetti che possiedono i geni della malattia nel DNA (geneticamente colpiti), ma solo in una parte di essi.
- Componente ambientale: un’elevata attività fisica in terreni accidentati o pavimenti lisci, movimenti incontrollati e repentini, eventuali traumi e l’aumento di peso possono causare stress e danno alle articolazioni.
- Componente nutrizionale: alimentazione scorretta con eccessi o carenze di principali nutrienti come calcio, fosforo e proteine possono predisporre la malattia e alterarne la gravità.
Si può capire se un cucciolo svaluterà la malattia?
Purtroppo, al giorno d’oggi, non è ancora possibile capire al momento della vendita (che avviene quando il cucciolo ha circa 2-3 mesi di vita) se il soggetto svilupperà o meno la patologia.
Non è in grado di stabilirlo ne l’allevatore ne il veterinario.
Sicuramente è buona pratica da parte dell’allevatore riprodurre solo soggetti testati ed esenti per la patologia sebbene questa accortezza non si traduca univocamente con un cucciolo sano.
È buona norma, quindi, scegliere di acquistare un cucciolo solo da coloro che effettuano test sui riproduttori in modo da ridurre notevolmente la possibilità di avere un cane con tare genetiche.
Se hai domande su questo argomento, puoi contattare la nostra Dottoressa Federica Pesce, utilizzando il nostro servizio gratuito del Vet On Line
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Dott.ssa Federica Pesce, DVM, Spec. Malattie Infettive, profilassi e polizia veterinaria, Dipl. SIUMB Ecografia dei piccoli animali