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diabete cane

Novembre: il mese del diabete del cane

In occasione del 14 novembre, giornata mondiale del diabete, MSD Animal Healt inassociazione con ANMVI (associazione nazionale medici veterinari italiani) ha lanciato il mese del diabete del cane e del gatto coinvolgendo numerosi ambulatori su tutto il territorio italiano.

Il diabete è una delle malattie endocrine più frequenti nel cane e nel gatto ed è dovuto ad un deficit della produzione e/o azione dell’insulina, un ormone prodotto dal pancreas, a cui segue un aumento dei livelli di zuccheri nel sangue (iperglicemia) e presenza di glucosio nelle urine (glicosuria) responsabili della comparsa di segni clinici caratteristici quali:

  • poliuria: aumento della quantità di urina emessa;
  • polidspia: aumento della sete e dell’assunzione di acqua;
  • polifagia: aumento dell’assunzione e della ricerca del cibo;
  • perdita di peso.

L’incidenza di questa patologia è in aumento. Ad oggi si stima che circa 1 soggetto su 300 è affetto da questa malattia e le razze maggiormente colpite risultano essere Setter Inglese, Setter Irlandese, Barbone, Yorkshire Terrier, Beagle, Golden Retriever, Labrador Retriever, Shnauzer.

Quali sono i segnali d’allarme?

  1. Sete intensa a cui segue urinazione abbondante;
  2. perdita di peso malgrado aumento dell’assunzione di cibo: il glucosio è uno zucchero che deriva dal metabolismo degli alimenti e viene utilizzato dalle cellule per la produzione di energia. In corso di diabete gli zuccheri assunti non riescono ad essere utilizzati come fonte energetica e quindi l’organismo utilizzerà i grassi immagazzinati causando depauperamento del tessuto adiposo e quindi dimagrimento;
  3. letargia;
  4. cataratta;
  5. pelo rado, secco, fragile, opaco;
  6. neuropatia periferica (più frequente nel gatto che nel cane).

Cosa fare?

In presenza di uno di questi sintomi è consigliabile recarsi immediatamente presso il proprio veterinario di fiducia che eseguirà, dopo un’accurata anamnesi, una serie di test e di analisi per valutare la effettiva presenza di glucosio nelle urine ed iperglicemia persistente a digiuno.

Terapia

Lo scopo della terapia è la risoluzione dei segni clinici correlati all’iperglicemia e alla glicosuria, prevenire complicazioni quali la chetoacidosi e l’ipoglicemia, il mantenimento di un peso corporeo stabile ed il raggiungimento di una buona qualità di vita. Al fine di ottenere un buon controllo della patologia sono di fondamentale importanza:

  • la terapia insulinica;
  • la dieta appropriata;
  • esercizio fisico;
  • trattamento e prevenzione delle patologie concomitanti;
  • attento monitoraggio glicemico;
  • sospensione di eventuali farmaci che causano insulino-resistenza (glucocorticoidi e progestinici).

Uno degli obiettivi principali della terapia è evitare l’ipoglicemia, per questo il vostro veterinario vi indicherà di somministrare inizialmente l’insulina ad un dosaggio basso e due volte al giorno (ogni 12 ore). L’insulina va conservata in frigo e va somministrata utilizzando siringhe idonee per il tipo di insulina prescritta: errori in questo senso possono determinare un sotto o sovra dosaggio.

Subito prima o subito dopo l’iniezione di insulina va somministrata la razione di cibo. I soggetti con diabete dovrebbero ricevere la stessa quantità e la stessa tipologia di alimento ogni giorno. La scelta della dieta varia in base al peso dell’animale, le preferenze e la presenza di patologie concomitanti. Nel caso di soggetti obesi, in assenza di altre patologie, il vostro veterinario vi indicherà come effettuare una correzione dello stato di nutrizione in quanto l’obesità può causare resistenza all’insulina. Vi consiglierà, perciò, di utilizzare cibi con un più alto contenuto in fibra. Esistono, ad oggi, alimenti appositi (cibi medicali) che coadiuvano con la terapia insulinica nella riduzione della glicemia.

L’esercizio fisico contribuisce alla riduzione di peso e dovrebbe avvenire tutti i giorni alla stessa ora. Attenzione a esercizi intensi o sporadici poichè potrebbero determinare ipoglicemia. È consigliabile avere sempre con se delle fonti di glucosio (ad esempio il miele) da somministrare in caso in cui l’animale manifesti segni di ipoglicemia:

– sintomi neurologici quali tremori ed irrequietezza

– convulsioni.

Nelle cagne intere che manifestano il diabete nella fase dietrale la repentina sterilizzazione può permettere la remissione del diabete. L’ovariectomia, infatti, evita la secrezione di GH mammario progesterone indotta e quindi l’insulino resistenza che ne deriva.

Per raggiungere un controllo adeguato della patologia sono necessari controlli periodici durante i quali viene realizzata una curva glicemica, viene effettuato un esame fisico ed un monitoraggio del peso. La remissione completa della patologia è possibile nei casi in cui il diabete sia secondario ad altre patologie ed è molto più rara nei cani rispetto ai gatti.

Ricordate che una diagnosi tempestiva e la terapia insulinica migliorano la qualità e le aspettative di vita dell’animale diabetico. Studi recenti hanno dimostrato che i tempi di sopravvivenza, in un soggetto opportunamente trattato, sono sovrapponibili a quelli di un cane sano della stessa età.

Federica Pesce Medico Veterinario

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